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10 gen 2016

Carlo Corsi Pittore. Celeberrimo misconosciuto.

Il 27 agosto del 2016 corre il 50° anniversario dalla morte del grande pittore Carlo Corsi.
Le capacità pittoriche e i frutti della sua ricerca instancabile di nuovi linguaggi espressivi, gli consentono di ricevere i massimi riconoscimenti della critica in un arco di tempo di sessant'anni, come testimonia la sua sterminata bibliografia.
A partire dal 1920 fino al 1959 viene invitato ad esporre in ben 6 edizioni della Biennale d'arte di Venezia.
Nell'edizione del 1958, presentato da Francesco Arcangeli, gli viene dedicata una sala personale.

 
Nel 1964 viene finalmente consacrato dalla sua città adottiva con una mostra antologica al Museo Civico di Bologna, presentata dal celebre Francesco Arcangeli. Un prestigioso quanto tardivo riconoscimento.
Carlo Corsi artista solitario,
totalmente dedicato alla ricerca, rimane quasi completamente avulso dalle logiche relazionali del sistema culturale petroniano e del mercato dell'arte italiano ed internazionale.
A riprova di ciò, la sua partecipazione, avvenuta "quasi per giuoco" ad un concorso riservato ai giovani artisti. Si trattava del Premio Bergamo del 1941.
Carlo Corsi è ormai sessantaduenne, nonostante ciò ... si aggiudica il primo premio.

Il 50° anniversario della morte rappresenta l'occasione per restituire ad un colosso della Pittura Europea il riconoscimento e la visibilità che gli competono.
La Collezione Giordani si rende disponibile per partecipare ad una mostra celebrativa, annoverando nella propria raccolta,  66 opere di Corsi realizzate tra il 1897 e il 1962.

21 nov 2014

Ritrovata l'immagine di un bellissimo Quadro di Carlo Corsi, "Perhaps" esposto a San Francisco nel 1915.

Questa immagine è del tutto inedita ed è tratta da una cartolina assai datata.
E' la riproduzione di Carlo Corsi intitolato "Forse", esposto per la prima volta alla Biennale di Venezia del 1914. L' opera fu inviata a San Francisco per esservi esposta (col titolo inglese Perhaps) nella grandiosa manifestazione  "The Panama-Pacific International Exposition"  del 1915.
L'opera fu in seguito acquistata dal Museo di San Francisco.

Dopo lunghe ricerche e grazie ai meravigliosi archivi americani, è stato possibile scovare la recensione della mostra del 1915 e del quadro di Carlo Corsi. Grazie a quelle cronache sappiamo che si trovava esposta nella galleria n° 24 del padiglione italiano tra altre opere dei maggiori pittori italiani.
Detta recensione fa parte della corposa pubblicazione "The dream city" di Mrs.Rose.V.S. Berry, nella quale fu minuziosamente documentata l'immensa manifestazione di San Francisco.
Il fortunato acquisto della cartolina, permette ora di mostrare l'immagine di questa bellissima opera, della quale non v'erano tracce, finora.

Carlo Corsi è un pittore di caratura internazionale, apprezzato in tutto il mondo e colpevolmente ignorato in Italia, ancor più nella "sua" Bologna.

Di seguito alcune foto d'epoca che fanno capire quale fosse la dimensione della manifestazione di San Francisco.


Il padiglione di belle arti della "Panama-Pacific International Exposition" 1915




16 gen 2014

La collezione Giordani è disponibile a collaborare con istituzioni ed operatori del settore per organizzare una mostra antologica del Pittore nel 50° anniversario della grande mostra del 1964.

Nel 2014 corre il 50° anniversario della mostra antologica del pittore Carlo Corsi che si tenne al Museo Civico di Bologna dal 14 giugno al 19 luglio 1964 con la presentazione di Francesco Arcangeli.

La collezione Giordani è disponibile a collaborare con istituzioni ed operatori del settore per organizzare una mostra antologica del Pittore nel 50° anniversario della grande mostra del 1964.

La mostra  fu il riconoscimento della città ai meriti artistici di uno straordinario Pittore che ricevette grandi consensi dai maggiori critici italiani e successi nelle più importanti mostre Italiane del '900, le mostre della Secessione (1913-1916), le Quadriennali di Roma, le numerose Biennali di Venezia, oltre a grandi esposizioni all' estero: San Francisco, Lugano, Bruxelles, Parigi.
Carlo Corsi.
Un ricercatore instancabile, solitario e così avulso dalle logiche relazionali del mercato e del sistema culturale, da essere spesso quasi dimenticato, in varie fasi della sua sessantennale carriera.

A riprova di ciò la vittoria del Premio Bergamo del 1941, concorso riservato a giovani artisti ed assegnato a un Carlo Corsi già sessantaduenne.
Il secondo classificato fu Renato Guttuso con la sua celebrata Crocefissione.

Il 50° della grande mostra del 1964 è l'occasione per restituire ad un colosso della cultura Bolognese il posto di spicco che gli compete.

14 gen 2014

Bologna 2014.
Una proposta per la riedizione di una Mostra dedicata a Carlo Corsi, nel 50° anniversario dell' antologica del 1964 al Museo Civico.

Nel 2014 corre il 50° anniversario della mostra antologica del pittore Carlo Corsi che si tenne al Museo Civico di Bologna dal 14 giugno al 19 luglio 1964 con la presentazione di Francesco Arcangeli.

La mostra  fu il riconoscimento della città ai meriti artistici di uno straordinario Pittore che ricevette grandi consensi dai maggiori critici italiani e successi nelle più importanti mostre Italiane del '900, le mostre della Secessione (1913-1916), le Quadriennali di Roma, le numerose Biennali di Venezia, oltre a grandi esposizioni all' estero: San Francisco, Lugano, Bruxelles, Parigi.
Carlo Corsi.
Un ricercatore instancabile, solitario e così avulso dalle logiche relazionali del mercato e del sistema culturale, da essere spesso quasi dimenticato, in varie fasi della sua sessantennale carriera.

A riprova di ciò la vittoria del Premio Bergamo del 1941, concorso riservato a giovani artisti ed assegnato a un Carlo Corsi già sessantaduenne.
Il secondo classificato fu Renato Guttuso con la sua celebrata Crocefissione.

Il 50° della grande mostra del 1964 è l'occasione per restituire ad un colosso della cultura Bolognese il posto di spicco che gli compete.

8 nov 2013

Ultimi giorni. La mostra "Carlo Corsi nella collezione Giordani" termina il 10 novembre

Ultimi giorni utili per visitare la mostra "Carlo Cordi nella collezione Giordani".
Un viaggio nel tempo e nella storia dell' arte della prima metà del '900 e non solo.
Il francese di Bologna, il pittore delle donne, l'artista eternamente giovane,
instancabile ricercatore. Un pittore finissimo che sapeva far cantare il colore.
Un' ampia selezione di opere di altri autori che fanno parte della collezione Giordani, saranno proposta in formato digitale a latere della mostra.
Oltre 600 opere dal primo '700 agli anni 70 del '900 di diversi pittori tra i quali: Bartolini, Ilario Rossi, Attilio alfieri, Piero Marussig, Canella, Scorzoni, Tarcisio Generali, Bartolini, Secchi, Protti, Daniel Schinasi e tanti altri.

1 ott 2013

Recensione della Mostra "Carlo Corsi nella collezione Giordani. Un pittore e il suo collezionista"



All'inaugurazione della mostra "Carlo Corsi nella collezione Giordani" hanno partecipato un centinaio di visitatori, con ampia affluenza da Verona, Brescia e Bologna. La mostra, tenutasi sabato 28 settembre al MAM di Gazoldo degli Ippoliti (Mn), è la prima della nuova gestione del Museo d'Arte Moderna dell'alto Mantovano, oggi in capo all’Amministrazione comunale.
La mostra è una proposta inconsueta che attraverso il linguaggio della Pittura, racconta il rapporto umano ed il sodalizio artistico sorto tra un Collezionista ed il suo Pittore prediletto.
Una doppia mostra: l'una tradizionale con l'esposizione antologica di Carlo Corsi.
L’altra digitale, con la proiezione delle immagini di quadri di altri pittori presenti nella collezione Giordani, oltre 750 opere di diversi autori, dal primo '600 agli anni '50,
Una grande raccolta che per la prima volta viene presentata al pubblico .
Il curatore Renzo Margonari, ha sottolineato la rilevanza culturale dell'esposizione, sia per l'importanza storica del Pittore, un gigante della pittura della prima metà del '900, sia per l'unicità della Collezione Giordani. Una raccolta così completa da consentire di documentare per l'intero, tutta la vicenda espressiva del Pittore. Sono ben 66 le opere in catalogo che vanno dal 1898 al 1962.
Scrive Margonari: “Corsi non è semplicemente un solitario, ma è anche un contrario. Tutta la sua ricerca, infatti, è controcorrente, avulsa dal proprio contesto culturale, sorvolato con inquietudini e anticipazioni”. Forse anche per queste ragioni, la città di Bologna stenta a riconoscere il dovuto merito ad un suo cittadino speciale.
La sterminata bibliografia, le innumerevoli esposizioni in Italia, tra le quali tutte le mostre della Secessione Romana, le molte Biennali di Venezia, le Quadriennali romane, oltra che all' estero da San Francisco, Bruxelles, Ginevra, a Monaco, testimoniano invece il ruolo primario di Carlo Corsi nella storia dell'Arte del '900.
Alla Città di Gazoldo degli Ippoliti e al suo Museo, va reso il merito di avere saputo presentare una vera proposta culturale, allestendo una mostra di alto contenuto artistico e togliendo i veli ad una grande collezione inedita.
La mostra chiude il 27 ottobre. Non cè solo Brerart.
>Qui il videocatalogo della mostra.
>Qui gli orari di apertura del Museo.





brerart

24 ago 2013

Carlo Corsi nella Collezione Giordani


Un pittore e il suo collezionista. Carlo Corsi nella Collezione Giordani
Dal 28 settembre al 27 ottobre 2013
MAM Museo d'Arte moderna dell' alto Mantovano. Gazoldo degli Ippoliti. MN.
Mostra antologica con opere dal 1898 al 1962.
A cura di Renzo Margonari
La collezione Giordani. Storia di una passione.


Un pittore e il suo collezionista. Carlo Corsi nella Collezione Giordani
Dal 28 settembre al 27 ottobre 2013
MAM Museo d'Arte moderna dell' alto Mantovano. Gazoldo degli Ippoliti. MN.
Mostra antologica con opere dal 1898 al 1962.
A cura di Renzo Margonari
La collezione Giordani. Storia di una passione.

Presentazione di Renzo Margonari

CARLO CORSI
(1879 - 1966)
Nasce l'8 gennaio 1879 a Nizza e cresce in un ambiente di musicisti e cantanti. Fin dai primi anni di vita si diletta nel "lavorare" con lapis, matite, colori, forbici, carte e cartoni, di cui i familiari lo forniscono volentieri.
A nove anni resta straordinariamente colpito dall'Esposizione Emiliana ai Giardini Margherita di Bologna (dove oramai vive e che rimarrà sua abituale residenza) e dalla relativa mostra di quadri a San Michele in Bosco. I dipinti di Segantini e Favaretto lo stupirono ed ebbe così la misura di quanto l'espressione pittorica lo attraesse.
Nel 1896, data la naturale predisposizione al disegno, la famiglia lo iscrive alla facoltà di Ingegneria. In quello stesso anno la sorella Emilia viene scritturata al Teatro Comunale per cantare nella "Carmen" e Corsi
ottiene il permesso di libero accesso al palcoscenico. Fu la rivelazione dell'arte e come l'artista stesso annotò: "fuggii dalle bolgie universitarie dei calcoli e delle formule algebriche ossessionanti per rifugiarmi in
Pinacoteca". Si trasferisce a Torino nel 1902, dove compie interamente gli studi accademici. Sono di quel periodo i contatti e l'amicizia con Alessandro Scorzoni e col suo Maestro, Giacomo Grosso, che aiuta la maturazione artistica di Corsi. Rientra a Bologna nel 1906, causa la morte del padre. L'anno successivo si reca in Olanda, ove resta impressionato in modo indelebile dai luoghi e dagli inconfondibili crepuscoli. Conosce i Rembrandt, i Franz Hals, i Vermeer dei musei di Amsterdam, l'Aja, Anversa, Bruxelles e li ama per tutta la vita. Ultima tappa di quel viaggio è Parigi dove trascorre tutto il suo tempo dentro al Louvre.
Negli anni dieci, colpito dal volo dell'ingegnere francese Louis Blériot, Corsi scriverà "avevo anch'io il mio ideale aeroplano, e volevo che si alzasse anche lui da terra. Non sapevo in quegli anni a chi affiancare le mie esperienze pittoriche, e anche per questo subivo perplessità, dubbi, scoramenti…".
Nel 1912 viene accettato alla Biennale di Venezia e nel 1913 espone a Monaco. Nel 1915 espone a San Francisco, dove è rimasta una delle sue opere acquistata dal Museo di Arte Moderna. Negli stessi anni espone anche alle quattro mostre Internazionali della Secessione di Roma.
Torna a Venezia nel 1920, dopo la pausa dovuta alla Prima Guerra Mondiale e di nuovo nel 1922. La consacrazione della sua qualifica di pittore avviene nel 1924 con l'invito ufficiale alla Biennale, ma nel 1926, col cambio dei regolamenti e dei criteri dell'istituzione veneziana, Corsi è costretto a ricominciare dall'inizio tutta la lunga serie delle mostre sindacali e regionali.
"E rimase così confinato, per tutto il ventennio, nel suo cantuccio bolognese (…). Corsi, l'indipendente di Bologna, l'eterno ragazzo alle prime, durevoli emozioni di fronte alla donna e alla natura (…). In compenso lo dimenticarono, considerandolo un sensista borghese ben dotato, come tanti, di qualità pittoriche e lo riscoprirono, quando la ruota ricominciò a girare nel senso giusto, nel famoso Premio Bergamo del 1941…" (Raffaele De Grada). 1941, in maniera sorprendente e davvero curiosa gli viene assegnato a Bergamo il premio per i giovani. Corsi ha sessantadue anni!
Riceve nel 1943, l'invito alla Quadriennale a seguito della mostra comprendente 24 opere alla Galleria di Roma. È ormai prossimo ad un nuovo invito alla Biennale, ma la Seconda Guerra Mondiale lo blocca nuovamente e alla fine di questa, deve ricominciare ancora una volta, da capo. Nel dopoguerra allestisce dieci personali in varie città tra cui Venezia, Milano, Bologna e Torino; nel 1950 viene invitato a Venezia, dove espone tre opere: una tempera e due collages.
Nel 1954 espone a Venezia cinque opere e viene successivamente invitato al Palais des Beaux-Arts di Bruxelles, insieme ad altri cinque artisti (Deyrolle, Karskaja, Coppel, Koenig e Wells), per una mostra di "collages".

Rientrato nella sua Bologna, Corsi dirà: "Ora dovrei raccogliere le fila del mio lavoro, ma con Matisse, Picasso e Klee si apre, per chi ne sappia intendere i messaggi, un nuovo mondo alla pittura. E la mia ostinazione mi fa riprendere certe esperienze che mi hanno inquietato fin dai più giovani anni: il fascino dei collages, la lirica del moto travolgente nello spazio, cui dedico, insieme ad altre esperienze, questi miei anni di lavoro".
Nel 1958 è presente a Venezia alla XXIX Esposizione Biennale Internazionale d'Arte con una sala personale e presentazione di Francesco Arcangeli.
1964: al Museo Civico di Bologna viene allestita una mostra antologica con presentazione in catalogo di Francesco Arcangeli.
Muore il 27 agosto del 1966.

Tutte le Mostre

Bibliografia 

20 giu 2013

Carlo Corsi e il suo collezionista. Dal 28 settembre al 27 ottobre 2013 al MAM Museo d'Arte moderna dell' alto Mantovano. Gazoldo degli Ippoliti. MN.

Mostra antologica con opere dal 1898 al 1962. A cura di Renzo Margonari

La collezione Giordani.
Storia di una passione.
Giorgio Giordani conobbe il pittore Carlo Corsi attraverso
comuni amici che frequentavano il Teatro d'Opera.Il padre, Achille Corsi fu un celebre Tenore e la sorella del pittore, Emilia, una afffermata Soprano che svolse una luminosa carriera internazionale.
Da una comune passione per la musica, iniziò la lunga frequentazione con il pittore e la progressiva acquisizione e commissione di opere, fino a costituire negli anni una delle maggiori raccolte italiane dei dipinti di
Carlo Corsi.
La passione per l'arte di Carlo Corsi contagiò i fratelli Giorgina e Giorgio Giordani, a tal punto da indurli a
d approfondire la storia dell' arte e a divenire frequentatori abituale degli artisti.
La collezione cominciò così.
Anno dopo anno, la costante ricerca e acquisizione di opere commissionate direttamente agli artisti,
acquistate nei loro studi o in occasioni di mostre o acquistate sul mercato da mercanti e antiquari, fece assumere alla collezione le dimensioni numeriche e la qualità di una vera e propria raccolta museale.
Salvare le opere in stato di abbandono diventò per Giorgio Giordani, uno dei leit motiv della sua ricerca.
Scoprire tra le opere che giacevano dimenticate od in cattivo stato di conservazione in qualche angolo di un piccolo negozio o mercatino di antiquariato, quadri
di ottima fattura e di autori importanti, era la gratificazione del collezionista. Al di là dell' ampia raccolta delle opere di Carlo Corsi, sono presenti nella Collezione, molti
autori del 900 di grande qualità quali Ilario Rossi, Scorzoni, Bertelli,  Giuseppe Canella, Piero Marussig, Alfieri, Angelo Torchi, Daniel Schinasi, Luigi Nono, Mario Tozzi etc. oltre ad un consistente numero di dipinti più antichi, a partire dal primo '700.
Più di 750 opere, collezionate in oltre quaranta anni.
L' intera collezione è del tutto inedita al pubblico ed è stata recentemente classificata ed archiviata con la consulenza di autorevoli critici ed operatori del mondo dell’ arte.
La volontà della Famiglia Giordani è di far conoscere ai collezionisti e al pubblico una grande raccolta d'arte, accumulata sotto l’insegna di una grande passione.
La mostra al MAM di Gazoldo è un primo passo in questa direzione, con l'auspicio di nuove collaborazioni con musei e gallerie, necessarie per la valorizzazione anche scientifica delle opere della Collezione Giordani.


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