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26 ott 2013

Dalla tesi su Carlo Corsi al percorso critico. Francesca Alinovi, da oggi al MAmBo Bologna ...


"Indagini di frontiera. Sulle tracce del percorso critico di Francesca Alinovi".
Dal 26 ottobre, al Museo d'Arte Moderna di Bologna, MAmBo.Francesca Alinovi si laureò in lettere all'Università di Bologna con una tesi di storia dell'arte su Carlo Corsi, discussa con Francesco Arcangeli.
Saranno presentate pubblicazioni, elaborati autografi, fotografie, corrispondenze e altre testimonianze, individuati e raccolti fra gli eredi, gli amici e gli archivi del MAmBO a ricostruire le diverse tappe del lavoro di Francesca Alinovi.

MAM, museo d'Arte moderna di Gazoldo degli Ippoliti (MN).
Prosegue la mostra "Carlo Corsi nella collezione Giordani",
prorogata fino al 3 novembre.




Oltre a 62 opere di Carlo Corsi dal 1897 al 1962, saranno visibili in formato digitale, una parte degli oltre 600 dipinti di vari autori presenti nella Collezione Giordani.

22 ott 2013

Inaugurazione. Videoservizio di Mantova.tv



 "Carlo Corsi nella collezione Giordani".
La mostra è una proposta inconsueta che attraverso il linguaggio della Pittura, racconta il rapporto umano ed il sodalizio artistico sorto tra un Collezionista ed il suo Pittore prediletto.
Una doppia mostra: l'una tradizionale con l'esposizione antologica di Carlo Corsi.
L'altra esposizione è digitale, con la proiezione delle immagini di quadri di altri pittori presenti nella collezione Giordani, oltre 750 opere di diversi autori, dal primo '600 agli anni '50,

Una grande raccolta che viene presentata al pubblico per la primissima volta .
Il curatore Renzo Margonari, ha evidenziato la rilevanza culturale dell'esposizione, sia per l'importanza storica del Pittore, un gigante della pittura della prima metà del '900, sia per l'unicità della Collezione Giordani.
Una raccolta così completa da consentire di documentare per l'intero tutta la vicenda espressiva del Pittore. Sono ben 66 le opere in catalogo che vanno dal 1898 al 1962.
Scrive Margonari: "Corsi non è semplicemente un solitario, ma è anche un contrario. Tutta la sua ricerca, infatti, è controcorrente, avulsa dal proprio contesto culturale, sorvolato con inquietudini e anticipazioni".
Forse anche per queste ragioni, la città di Bologna stenta a riconoscere il dovuto merito ad un suo cittadino speciale.
La sterminata bibliografia, le innumerevoli esposizioni in Italia, tra le quali tutte le mostre della Secessione Romana, le molte Biennali di Venezia, le Quadriennali romane, oltra che all' estero da San Francisco, Bruxelles, Ginevra, a Monaco, testimoniano invece il ruolo primario di Carlo Corsi nella storia dell'Arte del '900.
La mostra è prorogata fino al 3 novembre.

1 ott 2013

Recensione della Mostra "Carlo Corsi nella collezione Giordani. Un pittore e il suo collezionista"



All'inaugurazione della mostra "Carlo Corsi nella collezione Giordani" hanno partecipato un centinaio di visitatori, con ampia affluenza da Verona, Brescia e Bologna. La mostra, tenutasi sabato 28 settembre al MAM di Gazoldo degli Ippoliti (Mn), è la prima della nuova gestione del Museo d'Arte Moderna dell'alto Mantovano, oggi in capo all’Amministrazione comunale.
La mostra è una proposta inconsueta che attraverso il linguaggio della Pittura, racconta il rapporto umano ed il sodalizio artistico sorto tra un Collezionista ed il suo Pittore prediletto.
Una doppia mostra: l'una tradizionale con l'esposizione antologica di Carlo Corsi.
L’altra digitale, con la proiezione delle immagini di quadri di altri pittori presenti nella collezione Giordani, oltre 750 opere di diversi autori, dal primo '600 agli anni '50,
Una grande raccolta che per la prima volta viene presentata al pubblico .
Il curatore Renzo Margonari, ha sottolineato la rilevanza culturale dell'esposizione, sia per l'importanza storica del Pittore, un gigante della pittura della prima metà del '900, sia per l'unicità della Collezione Giordani. Una raccolta così completa da consentire di documentare per l'intero, tutta la vicenda espressiva del Pittore. Sono ben 66 le opere in catalogo che vanno dal 1898 al 1962.
Scrive Margonari: “Corsi non è semplicemente un solitario, ma è anche un contrario. Tutta la sua ricerca, infatti, è controcorrente, avulsa dal proprio contesto culturale, sorvolato con inquietudini e anticipazioni”. Forse anche per queste ragioni, la città di Bologna stenta a riconoscere il dovuto merito ad un suo cittadino speciale.
La sterminata bibliografia, le innumerevoli esposizioni in Italia, tra le quali tutte le mostre della Secessione Romana, le molte Biennali di Venezia, le Quadriennali romane, oltra che all' estero da San Francisco, Bruxelles, Ginevra, a Monaco, testimoniano invece il ruolo primario di Carlo Corsi nella storia dell'Arte del '900.
Alla Città di Gazoldo degli Ippoliti e al suo Museo, va reso il merito di avere saputo presentare una vera proposta culturale, allestendo una mostra di alto contenuto artistico e togliendo i veli ad una grande collezione inedita.
La mostra chiude il 27 ottobre. Non cè solo Brerart.
>Qui il videocatalogo della mostra.
>Qui gli orari di apertura del Museo.





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