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8 nov 2013

Ultimi giorni. La mostra "Carlo Corsi nella collezione Giordani" termina il 10 novembre

Ultimi giorni utili per visitare la mostra "Carlo Cordi nella collezione Giordani".
Un viaggio nel tempo e nella storia dell' arte della prima metà del '900 e non solo.
Il francese di Bologna, il pittore delle donne, l'artista eternamente giovane,
instancabile ricercatore. Un pittore finissimo che sapeva far cantare il colore.
Un' ampia selezione di opere di altri autori che fanno parte della collezione Giordani, saranno proposta in formato digitale a latere della mostra.
Oltre 600 opere dal primo '700 agli anni 70 del '900 di diversi pittori tra i quali: Bartolini, Ilario Rossi, Attilio alfieri, Piero Marussig, Canella, Scorzoni, Tarcisio Generali, Bartolini, Secchi, Protti, Daniel Schinasi e tanti altri.

22 ott 2013

Inaugurazione. Videoservizio di Mantova.tv



 "Carlo Corsi nella collezione Giordani".
La mostra è una proposta inconsueta che attraverso il linguaggio della Pittura, racconta il rapporto umano ed il sodalizio artistico sorto tra un Collezionista ed il suo Pittore prediletto.
Una doppia mostra: l'una tradizionale con l'esposizione antologica di Carlo Corsi.
L'altra esposizione è digitale, con la proiezione delle immagini di quadri di altri pittori presenti nella collezione Giordani, oltre 750 opere di diversi autori, dal primo '600 agli anni '50,

Una grande raccolta che viene presentata al pubblico per la primissima volta .
Il curatore Renzo Margonari, ha evidenziato la rilevanza culturale dell'esposizione, sia per l'importanza storica del Pittore, un gigante della pittura della prima metà del '900, sia per l'unicità della Collezione Giordani.
Una raccolta così completa da consentire di documentare per l'intero tutta la vicenda espressiva del Pittore. Sono ben 66 le opere in catalogo che vanno dal 1898 al 1962.
Scrive Margonari: "Corsi non è semplicemente un solitario, ma è anche un contrario. Tutta la sua ricerca, infatti, è controcorrente, avulsa dal proprio contesto culturale, sorvolato con inquietudini e anticipazioni".
Forse anche per queste ragioni, la città di Bologna stenta a riconoscere il dovuto merito ad un suo cittadino speciale.
La sterminata bibliografia, le innumerevoli esposizioni in Italia, tra le quali tutte le mostre della Secessione Romana, le molte Biennali di Venezia, le Quadriennali romane, oltra che all' estero da San Francisco, Bruxelles, Ginevra, a Monaco, testimoniano invece il ruolo primario di Carlo Corsi nella storia dell'Arte del '900.
La mostra è prorogata fino al 3 novembre.

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