Prosegue fino al 10 novembre la mostra “Carlo Corsi nella Collezione Giordani” : 60 opere dal 1898 al 1962, patrimonio di casa Giordani, sono esposte (ingresso gratuito) al Mam -Museo di arte contemporanea- di Gazoldo degli Ippoliti, in provincia di Mantova.Carlo Corsi, amato dai collezionisti e celebrato dalla critica, è ancora tutto da scoprire per il grande pubblico. Un’occasione da cogliere ora con questa mostra di 60 opere provenienti dalla Collezione Giordani e pubblicate nel primo volume del “Catalogo generale delle opere di Carlo Corsi” a cura di Claudio Spadoni.La lunga frequentazione della famiglia Giordani con Carlo Corsi portò a una progressiva acquisizione e commissione di opere del pittore, rendendo nel tempo i Giordani i maggiori collezionisti dei suoi lavori. La loro raccolta ha finito per assumere caratteristiche museali, vantando una importante presenza di autori del ’900 di qualità oltre a un gran numero di dipinti antichi: complessivamente si tratta di circa 750 opere opere inedite, dal primo ’700 alla metà del ’900. Per la prima volta a disposizione del grande pubblico, la storia di una collezione e d’una grande passione per l’arte.In una sala a latere della mostra sarà proposta in formato digitale, una selezione di opere di altri Pittori presenti nella collezione Giordani.Carlo Corsi, nato a Nizza, si trasferisce prima a Bologna e poi a Torino, dove frequenta l’Accademia. Nel 1912 viene invitato alla Biennale di Venezia (vi partecipa più volte, anche nel dopoguerra, così come a tutte le edizioni della Secessione Romana); nel 1913 espone a San Francisco, dove è rimasta una delle sue opere acquistata dal Museo di Arte Moderna. Nel 1941 vince il Premio Bergamo riservato ai giovani. Carlo Corsi ha però 62 anni. Il secondo premio va a Renato Guttuso che presenta l’opera La crocefissione. Corsi espone alla Biennale d’ Arte di Venezia fino all’ edizione del 1958. Muore a Bologna nel 1966.Un pittore e il suo collezionista. Carlo Corsi nella Collezione GiordaniOpere dal 1898 al 1962a cura di Renzo Margonarifino al 10 novembreMuseo d`Arte Moderna e Contemporaneavia Marconi 126 – presso Villa IppolitiGazoldo degli Ippoliti – Alto Mantovano (Mn)
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30 ott 2013
Ulteriore proroga al 10 novembre per la Mostra "Carlo Corsi nella collezione Giordani" al MAM - Gazoldo degli Ippoliti (MN)
Francesca Alinovi presentò la sua tesi di laurea su Carlo Corsi.
L'originale della tesi, recentemente ritrovato, è in mostra al MAMBO BOLOGNA
L'originale della tesi, recentemente ritrovato, è in mostra al MAMBO BOLOGNA
26 ott 2013
Dalla tesi su Carlo Corsi al percorso critico. Francesca Alinovi, da oggi al MAmBo Bologna ...
"Indagini di frontiera. Sulle tracce del percorso critico di Francesca Alinovi".
Dal 26 ottobre, al Museo d'Arte Moderna di Bologna, MAmBo.Francesca Alinovi si laureò in lettere all'Università di Bologna con una tesi di storia dell'arte su Carlo Corsi, discussa con Francesco Arcangeli.
Saranno presentate pubblicazioni, elaborati autografi, fotografie, corrispondenze e altre testimonianze, individuati e raccolti fra gli eredi, gli amici e gli archivi del MAmBO a ricostruire le diverse tappe del lavoro di Francesca Alinovi.
MAM, museo d'Arte moderna di Gazoldo degli Ippoliti (MN).
Prosegue la mostra "Carlo Corsi nella collezione Giordani",
prorogata fino al 3 novembre.
Oltre a 62 opere di Carlo Corsi dal 1897 al 1962, saranno visibili in formato digitale, una parte degli oltre 600 dipinti di vari autori presenti nella Collezione Giordani.
22 ott 2013
Inaugurazione. Videoservizio di Mantova.tv
La mostra è una proposta inconsueta che attraverso il linguaggio della Pittura, racconta il rapporto umano ed il sodalizio artistico sorto tra un Collezionista ed il suo Pittore prediletto.
Una doppia mostra: l'una tradizionale con l'esposizione antologica di Carlo Corsi.
L'altra esposizione è digitale, con la proiezione delle immagini di quadri di altri pittori presenti nella collezione Giordani, oltre 750 opere di diversi autori, dal primo '600 agli anni '50,
Una grande raccolta che viene presentata al pubblico per la primissima volta .
Il curatore Renzo Margonari, ha evidenziato la rilevanza culturale dell'esposizione, sia per l'importanza storica del Pittore, un gigante della pittura della prima metà del '900, sia per l'unicità della Collezione Giordani.
Una raccolta così completa da consentire di documentare per l'intero tutta la vicenda espressiva del Pittore. Sono ben 66 le opere in catalogo che vanno dal 1898 al 1962.
Scrive Margonari: "Corsi non è semplicemente un solitario, ma è anche un contrario. Tutta la sua ricerca, infatti, è controcorrente, avulsa dal proprio contesto culturale, sorvolato con inquietudini e anticipazioni".
Forse anche per queste ragioni, la città di Bologna stenta a riconoscere il dovuto merito ad un suo cittadino speciale.
La sterminata bibliografia, le innumerevoli esposizioni in Italia, tra le quali tutte le mostre della Secessione Romana, le molte Biennali di Venezia, le Quadriennali romane, oltra che all' estero da San Francisco, Bruxelles, Ginevra, a Monaco, testimoniano invece il ruolo primario di Carlo Corsi nella storia dell'Arte del '900.
La mostra è prorogata fino al 3 novembre.
1 ott 2013
Recensione della Mostra "Carlo Corsi nella collezione Giordani. Un pittore e il suo collezionista"
All'inaugurazione della mostra "Carlo Corsi nella
collezione Giordani" hanno partecipato un centinaio di visitatori, con ampia affluenza da Verona,
Brescia e Bologna. La mostra, tenutasi sabato 28 settembre al MAM di
Gazoldo degli Ippoliti (Mn), è la prima della nuova gestione del Museo d'Arte
Moderna dell'alto Mantovano, oggi in capo all’Amministrazione comunale.
La mostra è una proposta inconsueta che attraverso il linguaggio della
Pittura, racconta il rapporto umano ed il sodalizio artistico sorto tra un Collezionista ed il suo Pittore
prediletto.
Una doppia mostra: l'una tradizionale con l'esposizione antologica di Carlo Corsi.
L’altra digitale, con la proiezione delle immagini di quadri di altri pittori presenti nella collezione Giordani, oltre 750 opere di diversi autori, dal primo '600 agli anni '50,
Una grande raccolta che per la prima volta viene presentata al pubblico .
Una doppia mostra: l'una tradizionale con l'esposizione antologica di Carlo Corsi.
L’altra digitale, con la proiezione delle immagini di quadri di altri pittori presenti nella collezione Giordani, oltre 750 opere di diversi autori, dal primo '600 agli anni '50,
Una grande raccolta che per la prima volta viene presentata al pubblico .
Il curatore Renzo Margonari, ha sottolineato la rilevanza
culturale dell'esposizione, sia per l'importanza storica del Pittore, un
gigante della pittura della prima metà del '900, sia per l'unicità della
Collezione Giordani. Una raccolta così completa da consentire di documentare
per l'intero, tutta la vicenda espressiva del Pittore. Sono ben 66 le opere in catalogo che vanno dal 1898 al
1962.
Scrive Margonari: “Corsi
non è semplicemente un solitario, ma è anche un contrario. Tutta la sua
ricerca, infatti, è controcorrente, avulsa dal proprio contesto culturale,
sorvolato con inquietudini e anticipazioni”. Forse anche per queste ragioni, la
città di Bologna stenta a riconoscere il dovuto merito ad un suo
cittadino speciale.
La sterminata bibliografia, le innumerevoli esposizioni in Italia, tra le quali tutte le mostre della Secessione Romana, le molte Biennali di Venezia, le Quadriennali romane, oltra che all' estero da San Francisco, Bruxelles, Ginevra, a Monaco, testimoniano invece il ruolo primario di Carlo Corsi nella storia dell'Arte del '900.
La sterminata bibliografia, le innumerevoli esposizioni in Italia, tra le quali tutte le mostre della Secessione Romana, le molte Biennali di Venezia, le Quadriennali romane, oltra che all' estero da San Francisco, Bruxelles, Ginevra, a Monaco, testimoniano invece il ruolo primario di Carlo Corsi nella storia dell'Arte del '900.
Alla Città di Gazoldo degli Ippoliti e al suo Museo, va reso il
merito di avere saputo presentare una vera proposta culturale, allestendo una mostra di alto contenuto artistico e togliendo i veli ad una
grande collezione inedita.
La mostra chiude il 27 ottobre. Non cè solo Brerart.
>Qui il videocatalogo della mostra.
>Qui gli orari di apertura del Museo.
brerart
La mostra chiude il 27 ottobre. Non cè solo Brerart.
>Qui il videocatalogo della mostra.
>Qui gli orari di apertura del Museo.
brerart
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